Continuano con gioia gli incontri on-line per celebrare, assieme ai nostri missionari, il 10° Anniversario dalla nascita delle sedi missionarie della Comunità presso diverse Chiese locali europee (Italia, Spagna, Svizzera, Malta, Irlanda).

Il 7 giugno i nostri missionari, collegati dalle varie sedi europee, dopo un partecipato momento di lode e ringraziamento a Dio, hanno ascoltato due testimonianze molto toccanti. I fratelli della Comunità Abramo di Torino, che si riuniscono in un quartiere nella zona periferica a nord della città, hanno condiviso la loro esperienza sulle periferie come luogo di evangelizzazione, a conferma degli incoraggiamenti ricevuti dal Vescovo Emerito Cesare Nosiglia, che ci ha definiti “una fiaccola di preghiera che ravviva la fede di tutto il quartiere”. I fratelli collegati dall’Irlanda ci hanno invece raccontato delle belle attività della Comunità a sostegno del Sinodo e in particolare dell’incontro di intercessione chiesto dal Vescovo di Derry; sono già numerose le testimonianze dei frutti di questo incontro, sia in termini di incontro vivo con il Signore che di maggior consapevolezza sul Sinodo.

Era con noi Don Martin Michalíček, Segretario generale CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa) che ha sede a San Gallo in Svizzera.

Ci ha regalato una bellissima riflessione su queste parole del messaggio che Papa Francesco ci ha rivolto durante l’Udienza privata del 14 settembre 2019:“Non importa in quale modo e in quale circostanza il Signore si fa presente nella vostra vita. Il Signore è creativo, è il Signore delle sorprese, quando non ce l’aspettiamo viene e ci indica strade diverse, originali. Egli – ed Egli solo! – conosce i luoghi e i tempi in cui incontrare ciascuno. Ciò che è importante è ascoltare la sua voce”.

Alla riflessione è seguito un ricco momento di condivisione e di preghiera per la pace nel mondo.

Don Martin Michalíček ci ha aiutato a riflettere, anche con bellissime testimonianze, sul fatto che il nostro Dio è il Dio delle sorprese e che ogni conversione è una sorpresa. Ma il Dio delle soprese è anche il Dio della misericordia.

Lui ha due caratteristiche che gli permettono di “farci” delle sorprese:

  • E’ totalmente altro da noi. Come ci ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica al n.43: “Ci si deve infatti ricordare che «non si può rilevare una qualche somiglianza tra Creatore e creatura senza che si debba notare tra di loro una dissomiglianza ancora maggiore»”.
  • Lui ci ama e ci sta vicino e chi ama, come sappiamo dalla nostra esperienza personale, è capace di fare delle soprese.

Ap. 21,5 “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, ci ricorda che non è un Dio che annoia, che non ha niente da dirci e da sorprenderci, proprio perché è un Dio di misericordia.

Nel discorso del Santo Padre durante l’udienza del 14 settembre 2019 ci sono due parole che si ripetono molte volte: “ascoltare” e “silenzio”. E come diceva anche il Curato D’Ars l’ascolto è l’atteggiamento fondamentale nella preghiera: “Io guardo Lui e Lui guarda me”. E per passare ai nostri giorni, Papa Francesco nel processo sinodale ripete molto l’espressione: “esperti nell’arte dell’ascolto”, incoraggiando il tempo dell’ascolto e dell’Adorazione, per ascoltare quello che lo Spirito vuole dire alla Chiesa.

In conclusione, Don Martin, rispondendo ad alcune domande dei missionari sulla fede in Europa, ci ha incoraggiati a proseguire nel nostro cammino, ricordando che l’atteggiamento di testimonianza di fede delle piccole comunità come la nostra, ha permesso che si conservasse la fede in Europa (“minoranze creative”, come amava definirle Papa Benedetto XVI).