Continuano con gioia gli incontri on-line per celebrare, assieme ai nostri missionari, il 10° Anniversario dalla nascita delle sedi missionarie della Comunità presso diverse Chiese locali europee (Italia, Spagna, Svizzera, Malta, Irlanda).

Il 10 maggio i nostri missionari, collegati dalle varie sedi europee, dopo un partecipato momento di lode e ringraziamento a Dio, hanno ascoltato le testimonianze molto toccanti del parroco della Parrocchia del quartiere gitano “La Coma” di Valencia che, riferendosi alle attività della comunità, presente nel quartiere fin dall’inizio della missione, ha ribadito la potenza dell’Eucaristia. I giovani della comunità di San Gallo in Svizzera hanno poi condiviso testimonianze di vita e di fede, raccontandoci come hanno incontrato l’amore di Dio, talvolta durante momenti di grande prova e sofferenza, accogliendo l’invito a partecipare alle attività e momenti di preghiera che la comunità Abramo organizza nella e con la Diocesi.

Era con noi SE Mons. Gianrico Ruzza, Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e di Porto-Santa Rufina, che ci ha per primo accolti a Roma quando era Vescovo Ausiliare di Roma Centro. Ci ha regalato una bellissima riflessione su queste parole del messaggio che Papa Francesco ci ha rivolto durante l’Udienza privata del 14 settembre 2019: “Andate avanti nella fede e nella carità, soprattutto verso quanti sono più emarginati e poveri, confidando sempre nella promessa di Dio“. Alla riflessione è seguito un ricco momento di condivisione e di preghiera per la pace nel mondo.

Il Vescovo Ruzza ci ha aiutato a riflettere sul fatto che le nostre esperienze sono il segno che si può vivere il servizio con gioia e questa gioia è il contagio del bene. Ha confermato di aver sempre visto in noi voi una comunità piena di vita, di gioia, di normalità, una comunità sinodale.

La pandemia ha acuito la sofferenza e ha lasciato sicuramente molta solitudine, dolore e una grande domanda di incontro e condivisione e i giovani, che non hanno più riferimenti, ci interrogano con la loro aggressività, tristezza, depressione.

Ma noi adulti siamo saldi nella speranza? Bisogna pensare di mettere tutte le nostre energie per annunciare la potenza straordinaria del kerigma, che la sola salvezza è in Gesù, tutto con delicatezza, con rispetto e sobrietà. Nella normalità annunciamo che Dio ci ha illuminato e la sua presenza è stata la chiave per dare speranza alla nostra vita. La comunità è nata da un amore forte e intenso e in tutto il mondo i membri testimoniano una vita positiva e piena di attese.

Così come Abramo si incammina verso l’incognito, così il Papa ha detto che finisce un’epoca e ne inizia un’altra, ma non sappiamo esattamente dove andiamo …ci sarà Gesù, il cristianesimo e i cristiani, ma non sappiamo come sarà.

La Chiesa sarà la vicinanza agli ultimi, agli scartati, ai poveri e anche la nostra comunità dovrà entrare nell’incognito senza paura, perché siamo col Signore e come ci ricorda la liturgia in questi giorni in Gv 10, 28b, le pecore non saranno mai strappate dalla mano del Pastore”. Con umiltà e tenerezza, noi possiamo essere dei testimoni di gioia.

Il Vescovo Ruzza ci ha infine ringraziato perché incontrandoci ho sperimentato questa forza che è come una brezza leggera, che non si impone.